domenica 26 novembre 2017

Scutellaria: utilizzo e proprietà

La SCUTELLARIA è una pianta con proprietà sedative, antinfiammatorie, antiallergiche …
Studi e ricerche sui suoi componenti.
La pianta, cosa contiene, quando può essere utile, forme di utilizzo.

La scutellaria, della famiglia delle Labiate, è una pianta utilizzata in fitoterapia per le sue proprietà sedative, protettive del cuore, antinfiammatorie e antiallergiche.

Ne esistono diverse varietà. Quelle più utilizzate sono:  la scutellaria americana  (scutellaria galericulata), chiamata scutellaria della Virginia anche se cresce in tutto il territorio statunitense e nel Canada meridionale, e la scutellaria baikalensis georgi con proprietà simile all’americana e originaria del continente asiatico.
In questo studio botanico (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18484546)  sono state confrontate 3 specie di Scutellaria (il genere scutellaria ha più di 350 specie): la baicalensis, la lateriflora e la racemosa. Le analisi fitochimiche hanno rivelato e quantificato la baicalina, la baicaleina e la scutellarina presenti nelle tre specie e mostrato che non esistono differenze significative. Si stabilisce inoltre che la racemosa rappresenta una potenziale fonte per la fitofarmaceutica.
La Medicina cinese utilizza la radice di scutellaria baikalensis  da secoli.
E’ stata utilizzata, e lo è tuttora, come rimedio per la diarrea, l’infiammazione e l’epatite.  E’ considerato un rimedio per l’eccesso di calore (tosse e febbre), per le condizioni caldo-umide come la dissenteria e la diarrea. I medici cinesi la utilizzano anche per le malattie epatiche, ma questa proprietà non è riconosciuta da studi a conferma.
I Nativi americani utilizzavano la Scutellaria Lateriflora  per trattare le infiammazioni gastrointestinali e quelle dell’apparato respiratorio.
A tutt’oggi è in uso nella medicina popolare.

LA PIANTA

La scutellaria americana è una pianta esile che non raggiunge i 60 cm di altezza. Presenta foglie seghettate e fiori blu, con un calice a forma di scodella, da cui, presumibilmente, ne deriva il nome.
Le foglie presentano punteggiature scure sulla pagina inferiore.
Cresce ovunque nei luoghi soleggiati dell’Europa, dell’Asia e dell’America.
Si raccoglie a metà estate e si utilizza la pianta intera, ma la parte rilevante in fitoterapia sono le radici.
Si conserva essiccata in sacchetti di carta o di tela.
Il sapore è amaro.
Anche la scutellaria baicalensis è una pianta erbacea di circa 60 cm con foglie lanceolate e fiori di colore violetto-blu.

COSA CONTIENE

La radice di scutellaria è ricca di flavonoidi come la baicalina e la baicaleina, fitosteroli come il beta-sitosterolo, iridoidi come lo scutellarioside, cumarine, polifenoli e tannini.
Altri costituenti attivi sono wogonin, apigenina e orossilina.
La baicaleina è contenuta anche nella piantaggine.

QUANDO PUO’ ESSERE UTILE

Le proprietà che le si attribuiscono sono sedative, tranquillanti, protettive del cuore, antinfiammatorie e antiallergiche.

-      Allergie e infezioni delle vie respiratorie. Rilassa la muscolatura bronchiale e i suoi flavonoidi  svolgono un’azione antinfiammatoria che la rendono benefica nei disturbi infiammatori su base allergica, con una discreta attività antistaminica.

-      Prevenzione di attacchi cardiaci. Due studi condotti su animali, in Giappone, hanno dimostrato che i principi attivi contenuti nella scutellaria, sono in grado di aumentare il cosiddetto colesterolo buono (HDL) diminuendo l’incidenza del fattore colesterolo sulle problematiche cardiache.

-      E’ neuroprotettiva. In vitro, è stata dimostrata la capacità della baicalina di migliorare l’apprendimento e la compromissione della memoria in seguito ad ischemia cerebrale globale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27016057).

-       La sua proprietà antinfiammatoria è confermata da diversi studi. Una ricerca, in vitro, ha studiato i suoi effetti sull’acne provocata da un batterio (Propionibacterium acnes) collegato ad alcune patologie della pelle, ma anche a blefariti ed endoftalmiti. I risultati hanno evidenziato la riduzione della risposta infiammatoria imputabile ai flavoni presenti nella radice di Scutellaria baicalensis (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26712724).   Questo studio, svolto dall’Università di Wenzhou (Cina), sia in vitro che su modelli animali, ha studiato gli effetti della baicalina sull’osteoartrite. L’osteoartrite è una malattia degenerativa della giuntura con una componente infiammatoria che determina il consumo della matrice extracellulare della cartilagine.  I risultati a cui sono giunti i ricercatori sono promettenti e suggeriscono che la baicalina può costituire  un potenziale nel trattamento dell’osteoartrite  (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/28942223).

-      Anche se la scutellaria è un’erba che ha dato vita a dispute infinite circa le sue proprietà, dividendo gli studiosi, sembra che favorisca il ripristino degli epiteli intestinali danneggiati.

-      Alla scutellaria sono attribuite proprietà sedative e rilassanti. Questo la rende utile negli stati ansiosi e nell’insonnia.  Alcune specie di Scutellaria, tra cui la baicalensis e la lateriflora, hanno dimostrato attività ansiolitica sia negli animali che negli esseri umani, grazie a componenti come la baicalina, wogonin, apigenina e scutellarina. La ricerca di nuovi ansiolitici è sempre in azione, sono stati valutati gli effetti di un altro flavone presente nella scutellaria, wogonin, che ha dimostrato, su modelli animali, l’effetto ansiolitico del flavone, senza effetti collaterali tipici della benzodiazepina, noto psicofarmaco con proprietà tranquillizzanti, ma con effetti collaterali non indifferenti (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12392823).

-      La baicalina presente nella scutellaria baicalensis agirebbe con azione antagonista sui recettori degli androgeni (ormoni che influenzano alcune funzioni della pelle e della prostata). I risultati mostrano come la baicalina promuova la proliferazione delle cellule della papilla dermica e quindi possono considerarsi utili nel trattare disturbi androgeno-dipendenti come l’alopecia androgenetica. Ha inibito anche la crescita eccessiva delle cellule tumorali della prostata (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26936689).

-       La scutellaria, per il suo contenuto in baicalina, flavonoidi e con la sua azione antinfiammatoria, si è dimostrata utile, in studi su modello animale, come gastroprotettivo e anti-ulcerogeno (effetto anti-secretore) nelle ulcere gastriche (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27780710).

-       Il processo infiammatorio vascolare svolge un ruolo chiave nella progressione dell’aterosclerosi (grave complicanza del diabete mellito). In questo studio, su modelli animali, è stata valutata l’azione dei tre polifenoli, baicalina, baicaleina e wogonin presenti nella scutellaria, concludendo che i tre flavoni possono apportare benefici significativi nella terapia per le complicanze diabetiche e l’aterosclerosi (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25739393).

-      La scutellaria è ricca di flavonoidi quindi combatte i radicali liberi, noti agenti promotori dell’invecchiamento e non solo. Proprio la componente costituita dai flavonoidi la rende un valido aiuto per la circolazione e il microcircolo, infatti la ritroviamo in diversi preparati erboristici per il miglioramento della funzionalità vascolare.

-      Uno studio del 2015, in vitro, dell’Università di Indianapolis, ha concluso che l’aucubina e la baicaleina riducono la crescita e la formazione di biofilm della Candida Albicans, risultando promettenti antimicotici (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26618515).

-       Molti studi sono stati condotti sulle proprietà antitumorali della baicalina. E’ importante sottolineare che nella maggior parte non sono trial clinici randomizzati in doppio cieco, ma aprono le porte ad ulteriori studi.

Uno studio, in vitro, è giunto a risultati che suggeriscono che la Scutellaria baicalensis potrebbe essere un potente agente chemioterapico contro l’epatocarcinoma perché riduce le metastasi inibendone la proliferazione (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24910406).

Questo studio, condotto dall’Istituto di Immunologia di Wroclaw, in Polonia, su cellule prelevate da pazienti affetti da leucemia linfoblastica, dimostra che la Scutellaria ha effetti immunomodulatori e un potenziale antitumorale (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/25448499).

Anche un altro componente della scutellaria è stato oggetto di ricerca: wogonin. Dagli studi è emerso che il wogonin ha inibito la produzione di diverse citochine infiammatorie, tra cui il fattore di necrosi tumorale (http://www.medchemexpress.com/Wogonin).

Altri studi e ricerche, condotte sull’attività antitumorale (tumore ovarico, allo stomaco, al seno ecc. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29039573) della baicalina e degli altri componenti della scutellaria hanno attribuito risultati positivi.

-      La scutellaria trova impiego anche in cosmetica, infatti alcune creme per il viso e detergenti la contengono. I suoi flavonoidi  la rendono un anti-age con effetti sebo-regolatori.

UTILIZZO

In erboristeria si trova la pianta essiccata per tisana.
Si versa 200 ml di acqua su 5 g di pianta e si lascia riposare coperta per 10 minuti. Si filtra.
La tintura madre è ottenuta dalla macerazione, della pianta intera triturata, per tre settimane in una miscela di alcol alimentare e acqua e si trova già preparata in erboristeria.

UN PO’ DI STORIA

Come già riportato, la Medicina Tradizionale Cinese utilizza la scutellaria da secoli come sedativo e tranquillante.
Negli Stati Uniti è diventata famosa nel 1772, quando fu utilizzata per la cura dell’idrofobia, ma gli erboristi la consigliavano per il nervosismo, l’insonnia e la malaria.
Nel 1863 venne inserita nella farmacopea americana, come tranquillante, fino al 1947, quando fu eliminata perché ritenuta priva di proprietà medicinali.
Attualmente, i pareri tendono a favore della pianta, viste anche le ricerche e gli studi svolti, infatti la scutellaria rientra in formulazioni, insieme ad altri componenti, di preparati per contrastare l’insonnia.

CONTROINDICAZIONI. Non assumere in gravidanza o allattamento. Non somministrare ai bambini, non assumere con farmaci sedativi. In tutti i casi, chiedere preventivo parere medico, la fitoterapia è chimica, come i farmaci.



Scritto da Angela Ballarati
Metti “mi piace” sulla mia pagina facebook: benessere natural-mente
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e link attivo del blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.

https://en.wikipedia.org/wiki/Scutellaria - Benessere secondo natura Fabbri Ed. - https://www.calvizie.net/scutellaria-baicalina-contro-la-calvizie/ - 

Nessun commento:

Posta un commento