sabato 7 marzo 2015

MENOPAUSA e ALIMENTAZIONE, NUTRACEUTICA e CIBI da PREFERIRE

MENOPAUSA E ALIMENTAZIONE: NUTRACEUTICA 
QUALI ALIMENTI PREFERIRE IN MENOPAUSA E QUALI LIMITARE




Breve riflessione sui capelli e il taglio. 
Avete notato che nella maggioranza dei casi, le cinquantenni portano i capelli corti o medio-corti? Sapete che i capelli, soprattutto quelli lunghi,  rappresentano un forte richiamo sessuale e di seduzione?
 I capelli sono un concentrato di femminilità, sbattere il ciuffo di qua e di là, passarsi spesso le mani fra i capelli, sono messaggi non verbali. I capelli legati a crocchia sono un sinonimo di chiusura, arrotolare fra le dita ciocche di capelli è un gesto rassicurante, spostare i capelli da una parte all’altra, di fronte ad un maschio è un gesto considerato seduttivo, come dire che io che ho i capelli corti ho messo da parte la mia arte seduttiva. Anche se non mi piace ammetterlo, guardandomi intorno, trovo che il fondamento esista. La mia è solo una breve riflessione su me stessa e sulla realtà che mi circonda …
Come sistemiamo i capelli, il taglio, il colore … tutto parla di noi con un linguaggio che va oltre le parole.
La lunghezza dei capelli la dice lunga sulla donna che li porta. Una capigliatura corta, o i capelli raccolti, sono indice di praticità;  si potrebbe pensare ad una donna che ha poco tempo da dedicare ai suoi capelli, più sportiva o sbarazzina, perché  il capello lungo necessita di più tempo, sì, sicuramente questo potrebbe essere un motivo dell’opzione corto,  ma bisogna ammettere che il lungo è senz’altro più femminile. Che attinenza ha tutto questo con la menopausa? Io credo che un nesso ci sia, al di là del più o meno femminile, consideriamo quanto ho anticipato sopra, cioè che dopo i cinquanta (con la menopausa siamo lì) si sceglie il corto.  Il taglio, che può giocare un sentire in negativo (taglio la mia femminilità), credo che possa anche significare o essere espressione di una maggior sicurezza acquisita in sé stesse, può significare che si dia più peso all’essere che non all’apparire. In effetti col tempo si è meno ancorati a certi stereotipi (non vale per tutte ovviamente), ci si libera da alcune convenzioni sociali e dalle mode del momento e noto che, dove questo passaggio non avviene, si ricorre alla chirurgia estetica o ad altre forme succedanee.

Questo è il sesto appuntamento con tema  MENOPAUSA e ALIMENTAZIONE, si è parlato di esercizio fisico, di grassi, di cereali integrali, di legumi, di germogli, di fitoestrogeni  e, parlando di alimentazione naturale a misura d’uomo, anzi, a misura di donna, parlerei di nutraceutica.

COS’E’ LA NUTRACEUTICA ?

Il termine nutraceutica è un neologismo, coniato dal Dr. De Felice nel 1989,  e si riferisce ad una scienza che studia gli effetti benefici degli alimenti sull’organismo, o meglio le sostanze medicamentose (con effetto di farmaco) contenute negli alimenti, il tutto supportato da ricerche scientifiche. Vengono raccolti ed esaminati i dati delle ricerche condotte, per individuare i principi presenti nei cibi che hanno effetto sulla salute;  viene quindi riconosciuto il ruolo dell’alimentazione e delle nostre abitudini alimentari sulla nostra salute

I nutraceutici, così vengono definiti i principi attivi benefici presenti negli alimenti, vengono utilizzati per prevenire malattie croniche, contrastare l’invecchiamento, rafforzare il sistema immunitario, regolare le funzioni intestinali e migliorare lo stato di benessere.

Sono presenti per la maggior parte nei vegetali (frutta e verdura) ma sono considerati tali anche gli integratori alimentari o alcuni alimenti arricchiti, come il latte di soia arricchito con calcio e vitamina D..
In realtà, anche se non proprio negli stessi termini, anche la medicina ayurvedica e quella cinese (MTC), così come Ippocrate, si erano già interessati all’argomento, utilizzando l’alimentazione e i principi nutritivi come terapia.

Esempi di sostanze nutraceutiche sono gli antiossidanti che, con la loro azione, neutralizzano i radicali liberi diventando anticancerogeni; ne fanno parte la vitamina E, la A e la C, i carotenoidi, i polifenoli e le antocianine contenuti nei mirtilli, nel cavolo, nell’uva rossa, negli spinaci, nelle more, nelle prugne, nei cavoli di Bruxelles, nell’arancia, nell’avocado, nel kiwi, la lista è lunga ed è per lo più di origine vegetale. 

Altre sostanze nutraceutiche sono i probiotici, microrganismi che esercitano funzioni benefiche per l’organismo, come i lactobacilli e i bifidobatteri che, quando arrivano attivi e vitali nell’intestino, colonizzano concorrendo a mantenere il sistema immunitario più attivo nel far fronte agli effetti negativi delle malattie, come nella diarrea o dopo l’uso di antibiotici. 

Sono nutraceutici gli acidi grassi polinsaturi come gli omega-3 e omega-6, di cui sono ricchi i semi oleosi, le verdure a foglia verde scuro, il merluzzo, il tonno, le sardine, il salmone o l’olio di fegato di merluzzo,  prevengono le malattie cardiovascolari e, in menopausa, gli omega-3, possono contribuire a mantenere il peso corporeo aiutando ad eliminare i liquidi.

Naturalmente sono sostanze nutraceutiche o nutraceutici anche i complessi enzimatici, gli isoflavoni e i fitoestrogeni contenuti nella soia, le fibre solubili contenute nei legumi e nei cereali integrali che aiutano a ridurre il colesterolo, alimenti come l’aglio o il germe di grano ricco di principi nutritivi (ha un gusto leggero e si aggiunge crudo su qualsiasi pietanza, anche al latte), gli acidi grassi essenziali, la vitamina B, la vitamina E e lo zinco.

In definitiva,
QUALI ALIMENTI ELIMINARE O LIMITARE IN MENOPAUSA?

TE’ e CAFFE’, in eccesso, sono acidificanti e sottraggono preziosi minerali al nostro organismo.

GRASSI IDROGENATI, favoriscono l’aterosclerosi e alterano il metabolismo dei grassi, attenzione anche all’olio di palma.

DOLCI e ZUCCHERI RAFFINATI, sono demineralizzanti e acidificanti.

BIBITE GASSATE, acidificano e sottraggono calcio all’organismo.

CEREALI RAFFINATI, non apportano principi nutritivi di valore e alterano il metabolismo insulinico.

CARNE e LATTICINI in eccesso, affaticano l’organismo.

ALCOL, anche se un buon bicchiere di vino rosso può essere benefico, è un vasodilatatore e aumenta le vampate di calore.

QUALI ALIMENTI NUTRACEUTICI PREFERIRE IN MENOPAUSA?

CEREALI INTEGRALI, ricchi di fibre e minerali.

SEMI OLEOSI come mandorle, noci, semi di chia, di sesamo, di lino …  remineralizzanti  ricchi di acidi grassi polinsaturi.

FRUTTA e VERDURA FRESCHE, ricche di vitamine antiossidanti ed enzimi.

MIRTILLI, LAMPONI, FRAGOLE, che contengono bioflavonoidi e antocianine che rafforzano il tessuto connettivo.

PESCE AZZURRO come  sardine, aringhe e sgombro, ricchi di omega-3.

LEGUMI, per il loro contenuto in fitoestrogeni, come lenticchie e soia.

GERMOGLI di LEGUMI, ricchi in minerali ed enzimi.

OLIO EXTRAVERGINE di OLIVA e OLIO DI LINO, per il contenuto in grassi preziosi come quelli monoinsaturi e omega-3.

ALGHE che attivano il metabolismo e sono ricche di minerali.

Nei precedenti articoli MENOPAUSA E ALIMENTAZIONE, ho scritto in modo più approfondito dei singoli alimenti.

 La nutraceutica, e i relativi alimenti, sono una realtà in continua espansione, negli USA, prodotti specifici fatturano oltre 250 milioni di dollari e questo, se da un lato mi rallegra per l’attenzione rivolta al ruolo fondamentale dell’alimentazione nel mantenimento della salute, dall’altro mi preoccupa, per il sempre maggiore interessamento delle grandi aziende, molto spesso troppo legate all’utile. In linea generale io preferisco consumare un alimento tal quale, cioè senza arricchimenti. Se ho necessità di assumere più calcio, consumo alimenti con la maggior presenza del minerale piuttosto che un alimento al quale è stato aggiunto, se parliamo di principi “naturali” degli alimenti, preferisco che lo siano  nel modo più completo del termine.


Scritto da Angela Ballarati.
Pagina facebook: benessere natural-mente
Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a scopo informativo, si declina pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare, evitare in caso di ipersensibilità accertata verso uno dei componenti. I suggerimenti e le indicazioni descritte in quest'articolo non intendono in alcun modo sostituire le terapie consigliate dal proprio medico curante. L'autrice non è responsabile delle possibili conseguenze legate all'incompleta od erronea interpretazione del testo. Le foto e i testi sono riproducibili, non a scopo di lucro, altrove, solo citando la fonte: autore e blog. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché è aggiornato senza nessuna periodicità, pertanto , non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001.
 .

4 commenti:

  1. è un articolo molto intetessante. condivido, è meglio assumere alimenti non modificati (con aggiunte varie).
    Se c'è qualche carenza, ognuno provvede ad integrare ciò che realmente manca alla sua dieta. Non si può generalizzare. Grazien

    RispondiElimina
  2. Grazie. Aggiungo che l'alimento ricco di calcio, ad esempio, contiene anche altri elementi che lo rendono più assimilabile (come il magnesio ad esempio). La natura sembra essere più completa. La tendenza ad integrare è molto moderna e figlia di disequilibrio creati dall'uomo. Ciao

    RispondiElimina
  3. che ne pensi delle margarine bio vegetali ai semi?grazie.

    RispondiElimina
  4. Non ne penso un gran bene, infatti non le utilizzo. Detto questo, in gran parte contengono grassi idrogenati che sono grassi della peggior specie. Quelle bio sicuramente sono più controllate, ma occorre leggere attentamente gli ingredienti. Margarine vegetali ai semi, non le utilizzo ma sarei curiosa di conoscere gli ingredienti.

    RispondiElimina