lunedì 21 luglio 2014

IL CANE: I BENEFICI EFFETTI DELLA SUA COMPAGNIA.

Benefici dei cani come animali da compagnia e rapporto uomo cane


Possedere un cane fa bene alla salute! Si pratica più esercizio fisico, non solo si fanno più passeggiate obbligati ad accompagnarli a fare i bisogni, ma si è più inclini all'attività sportiva. E' un ottimo rimedio antidepressivo, fa bene al cuore, mette allegria e riempie i momenti di solitudine. Ha un effetto educativo sui bambini ed è sinonimo di protezione, guardia  e difesa. Risveglia il desiderio di giocare … insomma ci dona talmente tanto che rendergli le doverose cure e affetto passa in secondo piano. Oltre ai numerosi gatti posseduti (se si può possedere un animale!?) ho avuto la fortuna di percorrere tratti di vita insieme a tre cani, quasi trent'anni! Sì, è una fortuna e un arricchimento. Del carattere del cane, l'aspetto che più viene messo in risalto dalla stampa e dalla TV , è la fedeltà. Qualità encomiabile ma, altri aspetti meno noti e non per questo trascurabili, necessitano di maggior visibilità e apprezzamento.

Cane: come è avvenuta la conoscenza con l'uomo, il carattere, le carratteristiche e il linguaggio

Come è avvenuta la conoscenza tra uomo e cane?

I più recenti studi, basati sulla genetica e supportati da ritrovamenti paleontologici, ritengono verosimile il riconoscimento del lupo grigio come progenitore del cane domestico (canis lupus familiaris). Il “domesticamento naturale” del lupo è un'ipotesi che prevede una selezione naturale di soggetti meno abili alla caccia e che, meno timorosi verso l'uomo, avrebbero cominciato a seguire i primi cacciatori nutrendosi dei resti dei loro pasti. Fungendo da “sentinelle”, rappresentarono un aiuto prezioso e via via, si stabilirono nei pressi degli insediamenti umani dando il via a una reciproca e vantaggiosa collaborazione.

Quali sono le caratteristiche caratteriali

Partiamo da una qualità che molti possessori di cani, ricercano nei fedeli amici a quattro zampe: la territorialità, la capacità di “fare la guardia”.
Il cane, quando viene scelto come cane da guardia e sente il territorio, deve possedere alcune doti quali: il giusto grado di diffidenza verso gli estranei, coraggio e aggressività, senza che venga meno l'affidabilità, essenziale per una convivenza comune. Per me, i cani hanno  da sempre, un valore affettivo, io li “umanizzo”. Infatti, quando i ladri mi hanno fatto visita, si sono portati i cani dentro casa con loro, per meglio agire indisturbati. Non erano, ovviamente, cani da guardia!
L'aggressività è considerata una caratteristica negativa ma forse, può essere considerata come una caratteristica insita in tutti gli esseri viventi. Certo non credo sia gratuita, come spesso succede fra gli uomini e a volte, non ci rendiamo conto quanto non conosciamo il linguaggio dei nostri cani. Pensare ad un cane che non difenda il “suo territorio” è inconcepibile, non è nella sua natura. Credere che un cane non si opponga ad una situazione sgradita, che i bambini possano “giocarci” senza la supervisione di adulti... è rassicurante per gli umani ma non è rispettoso nei confronti dei cani e degli animali in genere, che non sono “oggetti”.
Il coraggio è un'altra dote naturale, strettamente in relazione all'istinto di sopravvivenza, che i cani dovrebbero possedere, ovviamente in base alle circostanze. Un cane “fifone” o troppo sicuro di sé, oggi sopravvive grazie alla nostra protezione, un tempo non sarebbe stato così.

La capacità di apprendimento del cane e i suoi benefici

Il cane è capace di imparare ed eseguire un gran numero di esercizi e fra gli animali domestici è quello che apprende più facilmente. La loro intelligenza, oggetto di studio, viene paragonata a quella di un bambino di 2/3 anni. Il cane (quello particolarmente intelligente, come per gli umani) sa contare fino a cinque ed è in grado di apprendere oltre 165 parole.
La loro facilità di apprendimento, e anche la loro ubbidienza li ha portati ad essere soggetti scelti nell'addestramento per aiuto ai ciechi, come cani da soccorso alpino ma anche al mare, cani antidroga...gli esempi sono veramente innumerevoli. Aldilà del fatto che i metodi addestrativi basati sulla coercizione spero siano superati, si può chiedere al cane la cooperazione (come alle origini della relazione cane-uomo), infatti, accanto alla figura dell'addestratore è nata anche la figura dell'educatore, spesso costituita da psicologi che coinvolgono la psiche del cane. Entrambi concordano sull'obiettivo di costruzione di un rapporto basato sulla fiducia, perchè il cane, accetta gli ordini impartiti da un'autorità riconosciuta, ma lo fa per motivi diversi: per imposizione quando è sottomesso e teme la violenza (fisica o morale) e poi si rivolta o fugge; per inibizione, quando accetta tutti gli ordini degli umani con la coda fra le gambe; per convenienza, quando gli viene promesso un premio (cibo); per praticità, quando il cane riconosce la figura protettiva del capo branco ed esegue gli ordini per corrispondere al suo ruolo, mantenendo l'equilibrio sociale del gruppo. Oggi le moderne tecniche di  educazione-addestramento, prevedono il rinforzo positivo, metodologia “gentile”, basata sulla tendenza ripetitiva del comportamento del cane quando gli  apporta un vantaggio.
Oggi, i cani che vivono nelle nostre case, molto spesso non vengono addestrati perchè rivestono un ruolo sociale ed affettivo. Sono ritenute “presenze importanti” che tengono compagnia,  che danno molto senza avere richieste, veri e propri membri della famiglia sono d'aiuto e consolazione ma vediamo insieme, alcuni comportamenti dei nostri amici a quattro zampe in situazioni percepite come difficili.

Cani: come ci parlano?

Se danno le spalle stanno cercando di distogliere lo sguardo in una situazione fastidiosa.
Quando si grattano, non sempre naturalmente, cercano di calmarsi, magari non sono nel loro ambiente.
Se sbadigliano mentre li sgridate, non vi ignorano, cercano di accordarsi con voi perchè hanno paura.
Si scrollano il pelo? Non gradiscono la carezza di qualcuno o un gioco, comunque mostrano fastidio.
Se fanno una specie di inchino, ti stanno chiedendo di giocare.
Chiudono gli occhi o girano la testa?  Comunicano intenzioni pacifiche.
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